Italia, elezioni politiche 2008. Una proposta concreta: chiudiamo per sfiga


sfiga


Baaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaastaaaaaaaaaaaaaaaaaaa. No. Dico. Basta.


E dopo lo sfogo, il perchè dello sfogo. Un semplice elenco.


Napoli& la Monnezza.


Mozzarella di Bufala alla diossina. Bocconi, bocconcini, provola affumicata, provola, treccia, treccia affumicata.


Vino al cianuro.


Alitalia (ecceteraecceteraeccetera).


Pizza. No, non l’alimento.


E da oggi…

Non gli piacciono. Non gli piacciono le schede. Ci mancava solo la guerra delle schede elettorali. Silvio Berlusconi (sì, diamine, sempre lui, sì) si appella al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano:

Rivolgo un appello al Capo dello Stato perchè intervenga immediatamente a difesa della credibilità delle istituzioni democratiche e del diritto degli italiani a un regolare svolgimento delle elezioni

Scusi scusi scusi omino di Arcore? E mò perchè???? Perchè? Perchè per Berlusconi le schede elettorali sono confuse e da rifare altrimenti è a rischio la regolarità del voto. Ve la spiega pure, Silvio:

Le schede elettorali, infatti, così come sono state predisposte dal ministero dell’Interno, non offrono garanzia alcuna che sia rispettata la volontà degli elettori e inducono più facilmente all’errore che all’espressione di un voto regolare


Ve la spiega anche meglio:

In particolare le forze politiche che si presentano alleate, le più rappresentative degli elettori, rischiano di vedere i loro voti resi nulli da una disposizione dei simboli confusa e che confonde, l’esatto opposto di come dovrebbe essere una scheda elettorale. Con la conseguenza di esporre le prossime elezioni al rischio di innumerevoli contestazioni nelle oltre sessantamila sezioni elettorali

Conseguenze:

Nonostante le numerose sollecitazioni che da ieri sono state rivolte al governo, nulla ancora è stato fatto. Confido nella sensibilità democratica del Presidente della Repubblica per porre immediato rimedio a questa grave situazione

Ma nulla cosa? Da ieri???? Ma lo sa Silviuccio che per alcuni il voto è già in corso? Lo sa che sono state già stampate? Lo sa che a ristamparle ci indebitiamo di nuovo ulteriormente? Lui ci è voluto andare a tutti i costi alle elezioni. Poco tempo, poca roba. Non fa niente. Lui. Poco tempo, un sacco di soldi e sempre il Porcellum elettorale assassino. E lui ci è voluto andare subito. Mica poteva aspettare a riprendere il regno.


Nei giorni scorsi anche a Di Pietro è scappato da dire che le schede erano graficamente sgradevoli. Ma insomma, a questo Ministero dell’Interno lavorano solo caproni? No, perchè viene lecito il dubbio, a questo punto.


Sia detto per inciso dopo lo sfogo. Le schede non sono chiarissime. I loghi sono separati tra loro di circa mezzo centimetro, eccezion fatta per quelli del Partito della Libertà e della Lega e del Partito Democratico e dell’Italia dei Valori, che risultano invece uniti l’uno all’altro. Con la conseguenza che un elettore potrebbe per errore essere indotto a tracciare una croce tra i due simboli, rendendo così nullo il voto.


Chiudiamo. Per sfiga e per dignità. Ammesso che ancora ne avanzi.


1 commento su “Italia, elezioni politiche 2008. Una proposta concreta: chiudiamo per sfiga”

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