Internet, per molti ma non per tutti

censura.jpg
Si diceva ieri della censura imposta da Cuba sull’accesso a siti internet – diciamo così – sgraditi, come nel caso di Generazione Y, blog di Yoani Sanchez, cubana 32 anni, dissidente. Più o meno da quando Raul Castro ha aperto ai Pc, non è di fatto più possibile connettersi a Generazione Y.
Che strano.

Anonimi censori del nostro famelico cyberspazio hanno voluto chiudermi nella stanza, spegnermi la luce e non lasciar entrare gli amici. Questo, convertito nel linguaggio della rete, vuole dire bloccarmi il sito, filtrare la mia pagina, in sostanza, limitare il blog affinchè i miei amici non possano accedervi…Comunque il tentativo di repressione è così inutile che fa pena ed è così facile da schivare che possiamo quasi considerarlo un incentivo a sviluppare l’attività

Così recita uno degli ultimi post di Yoani, il cui blog è stato inondato di mail di solidarietà nelle ultime settimane e che “regge” grazie ad un server tedesco.


In carcere, in Cina, ci sono al momento 64 persone, colpevoli solo di aver esercitato il loro diritto alla libertà di espressione sul web. Lo stesso governo cinese oscura da sempre tutte le pagine web che abbiano a che fare a qualsiasi livello con il Tibet e la sua ultradecennale protesta. Noti per la censura web anche Birmania, Vietnam, Tunisia, Iran, Siria, Uzbekistan, Pakistan, Etiopia, Arabia Saudita ma non solo. Sempre più sofisticati i sistemi di filtraggio della rete.


E la rete che fa?


Si difende. Nel dicembre 2006 il Citizen Lab ha rilasciato Psiphon un software che consente ai navigatori di aggirare la censura nei paesi che bloccano l’accesso a determinati siti. Presupposto per il funzionamento del software è che sia installato anche su un PC situato all’esterno del paese in cui insistono i filtri alla rete. A quel punto quel PC diventerà un server Psiphon in grado di far bypassare agli utenti “filtrati” il blocco al web.


Il 12 marzo scorso è stata celebrata la giornata internazionale contro la cybercensura. Scusate il ritardo. Nell’occasione l’associazione di giornalisti Reporters sans frontieres ha presentato la Guida pratica del blogger e del cyberdissidente, un manuale che spiega come creare un blog, aggiornarlo e soprattutto fare in modo che non cada sotto la scure della censura.


Certamente non si tratta del nostro caso ma fare circolare il documento non mi pare un’idea malvagia.


2 commenti su “Internet, per molti ma non per tutti”

  1. azz lo immaginavo che non avrebbe scritto la formuletta ma attivato il link, cmq la riscrivo che magari è utile, con la differenza che userò la parentesi aperta ” ( ” al posto del segno di minore “”.

    (A HREF=”http://url”) nome del collegamento (/A)

    nel caso d’esempio:

    (A HREF=”http://www.rsf.org/article.php3?id_article=26187″) Guida pratica del blogger e del cyberdissidente (/A)

Lascia un commento