In Italia aumenta la disoccupazione

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Il dibattito politico in questi giorni è tutto concentrato sulle riforme e sulla politica europea. Il governo vuole accelerare sulle riforme, pensando alla riforma del Senato e alla legge elettorale, ma trova diversi fronti contrari soprattutto sul tema del Senato elettivo. Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi è anche impegnato in Europa, dove sta lavorando per una politica che si basi meno sul rigore e più sulla crescita. In questa situazione, in Italia cresce il tasso di disoccupazione che è sempre l’emergenza principale.

 

I dati dell’Istat hanno mostrato a maggio un tasso di disoccupazione al 12,6%, in aumento dello 0,1% rispetto ad aprile e dello 0.5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il tasso di disoccupazione è ai livelli più alti da 37 anni cioè da quando sono iniziate le serie storiche. Il tasso di disoccupazione giovanile è sempre su livelli molto alti. La disoccupazione giovanile è al 43%, in leggero calo dello 0,3% rispetto al mese precedente ma in aumento del 4,2% su base tendenziale.

L’Istat ha mostrato anche la crescita del numero di disoccupati a maggio che sono 3 milioni 222 mila, in aumento dello 0,8% rispetto al mese precedente e del 4,1% su base annua. La disoccupazione giovanile concerne la fascia di età che va dai 15 ai 24 anni e il numero di disoccupati è di 700 mila.

Il problema in Italia non sembra tanto la necessità di un intervento sul mercato del lavoro, quanto sulla competitività e l’innovazione delle aziende e sulla burocrazia che mette molti ostacoli all’imprenditoria italiana, ci sono questioni legate alla legalità e alle regole che dovrebbero essere affrontate in quanto il sistema clientelare e associativo sembra escludere molte possibilità di creare lavoro.