Imprese pagate con titoli di Stato

Il centro sinistra pone le carte in tavola e cerca di arricchire la gamma delle soluzioni alla crisi dei pagamenti delle aziende. Il leader dello schieramento Pd – Sel, Pierluigi Bersani, ha infatti dichiarato che se il proprio partito andrà al governo emetterà ogni anno 10 miliardi di euro di titoli pubblici, per i prossimi cinque anni, da destinare esclusivamente al pagamento dei crediti commerciali delle imprese nei confronti della Pubblica amministrazione.

Stando ai dati più aggiornati, infatti, le imprese vantano nei confronti dello Stato un credito complessivo pari a 100 miliardi di euro. Fatture arretrate, che vengono pagate con straordinario ritardo, e che generano evidenti difficoltà in capo agli imprenditori (secondo alcune osservazioni, un’impresa su tre chiude proprio perché non riesce a incassare i crediti nei tempi stimati).

Un debito che rischia di sfuggire alle statistiche, quello dei crediti delle imprese nei confronti della Pubblica Amministrazione, visto e considerato che i debiti commerciali degli enti non sono debito pubblico, in quanto riguardano solamente la differenza temporale tra l’emissione della fattura e il suo effettivo pagamento. Peccato che nel nostro Paese le dimensioni di questa “differenza temporale” abbiano assunto delle proporzioni preoccupanti, tanto da spingere un crescente numero di imprese sul lastrico (vedi anche Bankitalia suggerisce governo politico per le riforme).

Ad ogni modo, considerando che non è la prima volta che si prova a ideare una ipotesi di questa tipologia, i rischi non mancano. Considerando, ad esempio, che il debito pubblico italiano è già al 127 per cento, e dovrebbe crescere di più di 50 miliardi di euro, alla faccia di quanto stabilito dalle regole del fiscal compact, che induce a ridurre al 60% il debito entro vent’anni, dal 2014. Ma Bersani sembra esser pronto a insistere: d’altronde, il debito esiste, sia che si tratti di un debito “ufficiale” o di un debito “nascosto”. Perché, allora, non renderlo trasparente? (vedi anche Salario minimo Eurozona).

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