Il buco di Roma



Ma il buco c’è o non c’è? Il debito di Prodi c’era o non c’era? Da una settimana è balzato a copertura mediatica – sui dorsi locali de Il Messaggero e dei quotidiani nazionali, per poi passare al nazionale nel giro di pochi istanti. Roma è tappezzata da manifesti de Il Popolo della Libertà – Berlusconi per Alemanno, che recitano:

Veltroni ha lasciato un buco stratosfereico nel bilancio del Comune. Noi lo risolveremo


Il punto? Partiamo da un paio di considerazioni. Il buco c’è, è in corso l’avvio di un’indagine della magistratura. Il buco c’è, è pesante – il Comune di Roma è praticamente fallito – anche se le ricostruzioni dello stesso sono, naturalmente, assai diversi a seconda del punto di vista dal quale si guardi il subddetto benedetto buco di bilancio.


Ricordo nitidamente. Immediatamente post-elezioni, vinte da Gianni Alemanno, il neo-sindaco, finalmente ospite a Viva Radio 2, con Fiorello e Baldini, in verità dall’alto di un apprezzabile umorismo, aveva aggiunto a mozzichi e bocconi che stava verificando la presenza di un possibile ebuco nel bilancio del Comune.


Lo si sa da allora, lo si sa da sempre. Ma prima, forse, un tacito patto di apparente strumentale armonia delle parti – quella grandissima presa in giro che il Veltrusconi ha chiamato dialogo – prevedeva in agenda un’uscita del BUCO assai più soft di quella poi avvenuta.

Questo è il BUCO per Beppe Grillo: Notti bianche, conti in rosso


Se il vostro amministratore di condominio spendesse in spese straordinarie un milione di euro senza interpellare i condomini. E se il milione di euro di buco lo pagasse la collettività attraverso le tasse. In questo caso dovreste farvi due domande: perché l’amministratore può spendere i soldi che non ha? Perchè deve pagare la collettività? E’ quello che succede ogni giorno con i sindaci dei nostri comuni. Più dilapidi i soldi che non hai, più voti prenderai in campagna elettorale. Se James Bond aveva il diritto di uccidere, Topo Gigio Veltroni e i suoi colleghi hanno il diritto di spendere.
La Ragioneria generale dello Stato ha trovato una voragine nel bilancio del Comune di Roma. Tra debiti di 8.151 milioni di euro accumulati a fine 2007, finanziamenti sul mercato, completamento metropolitane, debiti fuori bilancio e debiti di società partecipate, il comune capitolino ha raggiunto 10.709 milioni. Un K2 alla romana. Tecnicamente parlando il comune di Roma è fallito, non potrebbe pagare i suoi impiegati.
Marco Causi, assessore al bilancio nei due mandati di Veltroni, ha dichiarato: “Non abbiamo occultato un bel nulla. Nel 2001 abbiamo ereditato uno stock di debito pesante, pari a 6,1 miliardi, aggravato dagli investimenti per costruire le nuove metropolitane. E’ un bluff”. Insomma, la colpa del debito è al 60% di Er Cicoria e al 40% di Topo Gigio. Un bluff di 10 miliardi a carico dei contribuenti di tutta Italia. Notti bianche e conti in rosso.
Gli ispettori hanno rilevato che: “L’andamento delle entrate e delle spese non garantisce la sostenibilità finanziaria nemmeno nel breve periodo”. Tremonti, senza dare troppo nell’occhio, sta finanziando con qualche centinaio di milioni di euro dello Stato le casse vuote della Capitale dei debiti.
I sindaci devono essere messi sotto controllo, non possono spendere i soldi che non hanno. Se lo fanno, paghino loro non i contribuenti. Nel 2009 ci saranno le amministrative. E’ bene prepararsi da ora. Roma è solo la punta dell’iceberg. Da oggi pubblicherò le segnalazioni sui Comuni con le mani bucate. Leggete i bilanci comunali, indagate, scrivete e inviate i documenti al blog


Un commento al post?

Buongiorno,volete sapere qual è la vera Mafia o vi basta quella folkloristica e di basso profilo come quella dei Riina, Provenzano, Bidognetti etc.etc.? bene allora leggete il libro “Poteri Forti” del giornalista Ferruccio Pinotti libro che ho regalato a Beppe Grillo in occasione del Munnezza day a Napoli in Piazza Dante capirete molto di più e scoprirete cose inimmaginabili in confronto al quale il libro “Gomorra” di Saviano, con il dovuto rispetto,sembra essere un libro di barzellette !!


Il 12 giugno, Eco Diario anticipava:

Il debito del comune di Roma è stratosferico e viene da sorridere pensando che cosa sarebbe mai successo se il buon Walter fosse diventato presidente del consiglio, visti i danni fatti da sindaco…..ma si sa a sinistra sono bravi a nascondere la polvere sotto i tappeti di lustrini…
Il comune di Roma vive al di sopra delle sue possibilità, ha un centro storico in condizioni inquietanti, un traffico mostruoso ed un tessuto imprenditoriale misero….perciò ha un solo modo di far crescere il suo PIL cioè la cura Veltroni fatta di debiti e mattoni, che è stata definita con lo slogan “modello Roma”.
Il buco di bilancio, fra i 9 miliardi ed i 13, è tale che il neo sindaco Alemanno preso da disperazione voleva dichiare bancarotta…pessima dimostrazione che il personale politico di AN non è all’altezza della situazione e oscilla fra l’ardito/disastroso tipo Storace all’esitante Alemanno.
Per fortuna il governo Berluscono gode di un proprio Cristiano Ronaldo capace di soluzioni geniali e talvolta eccessivamente fantasiose…il buon Giulio Tremonti ha trovato il giusto escamotage cioè la banale ed europea tassa di soggiorno da applicare su tutti i non residenti che prendono alloggio in strutture di accoglienza temporanee come alberghi, campeggi, case vacanza, agriturismi eccezion fatta per ostelli, case di cura e, aggiungiamo noi, campi nomadi…
Una buona idea che spillerà al turista ben 10 euro al giorno che sono anche pochi a fronte delle mandrie barbare che invadono il centro della capitale ed i suoi musei.
Certo non basterà questa piccola tassa adottata ovunque in Europea meno che in Italia, paese che vive di turismo come non altri.
Certo si aggiungerà una tassa di scopo, cioè una specie di colletta nazionale/locale e una bella ondata di cartolarizzazioni .

Nel frattempo di fronte al disastro veltroniano pare che sia pronta l’indagine della magistratura!

Solo ora si capisce l’entità della sconfitta di Rutelli e la linea morbida di Veltroni verso il governo indotta proprio dagli scheletri lasciati negli armadi del Campidoglio


Un commento? Uno dei pochi fuori dal coro:

ma quale buco di bilancio! Anche se diamo per buoni i 9,7 miliardi di debiti accumulati,in rapporto al pil del 2005 di oltre 94 miliardi di euro (dati istat), il debito sarebbe pari al 10%. L’Italia, tanto per ricordarlo, ha un rapporto del 106,8% e a nessuno è mai venuto in mente di dichiararla in dissesto. Buona parte di quel debito romano, poi, deriva dai lavori per la realizzazione delle linee metropolitane. Infine, la vita media di quel debito è salita da 8 a 14,5 anni. Insomma, Alemanno ha fatto con Tremonti una manovra politica, altro che storie!


Nulla di dimostrato. Ma non è un’ipotesi vecchia. E non ha solo fonti di sinistra. Sono voci di corridoio interne al Pdl stesso in Parlamento. Anche perchè la sinistra non è detto che sia difendibile. E comunque non è questo il punto.


Questa la versione dei fatti del sito del Pd di Casal de’ Pazzi, quartiere dell’Urbe.

Alcuni dati suol “Buco” del Comune di Roma

Pubblichiamo di seguito alcuni dati sul tanto decantato “buco” che avrebbero lasciato le giunte di sinistra durante la gestione del Comune, in attesa di altri dati più precisi.
i seguenti dati, sono estrapolati da internet ed analizzati dal nostro amico e compagno democratico Roberto Sanna:

Passività in bilancio per il 2008: 7,5 mil. di euro, di cui 6 miliardi, è in eredità da prima del 1993, come debito consolidato.

Attività: 1,5 mil di € c.a per crediti (1,3 dalla regione Lazio).

Il rientro del passivo, già in programma dopo il Giubileo, è stato interrotto per via dei tagli agli enti locali 2001-2006 e i forti oneri derivanti dalla sanatoria del 2001.

Ecco,inoltre alcuni riferimenti: per i bilanci del comune:

http://roma.repubblica.it/dettaglio/Dentro-i-misteri-del-deficit-lunedi-la-verita-di-Alemanno/1475725

http://roma.listapartecipata.it/node/273

come link per accedere ai documenti di bilancio integrali dal 2001(l’analisi è da specialisti) :
http://www.romaeconomia.it/newsite/bilan.php

Qursto è attualmente l’unico sito reperito da cui accedere ai documenti integrali; l’accesso dal sito del Comune attualmente non è possibile…

Inoltre su L’Unità del 17 giugno pag. 15 ci sono i primi dati sintetici attendibili

Mentre la solita destra riempie le strade di Roma delle solite scritte sulla gestione Veltroni del Comune, responsabile e foriera di tutti i guasti di questo mondo, segnatamente finanziari, va rilevato che:

— insediata da poche settimane questa destra toglie ICI (per 340 milioni di €), dopo che per i meno abbienti era stata tolta già dal governo Prodi, e introiti delle strisce blu (oltre 40 milioni), tutte entrate liquide attuali, e pone già seri problemi di cassa al Comune. Avvio brillante! Cosa accadrà di qui a sei mesi?Naturalmente si taglieranno i servizi: è di qualche giorno fa la dichiarazione di Alemanno, sul fatto che non si farà l’allungamento della metro B fino a Casal monastero (con buona pace degli abitanti di quest’ultimo quartiere, oltre a quelli di San Basilio e di Torraccia, che erano le altre due nuove fermate)

In 15 anni di governo della Città le giunte e i sindaci di centro sinistra:

— hanno riattivato una macchina amministrativa comunale devastata da inefficienza e corruzione;

— realizzato organizzazione e opere per il Giubileo del 2000 (fra cui restauri estesi nel centro storico, “sottopassino”, prolungata la metro A, ecc.), rilanciando Roma come capitale internazionale:

— realizzato opere importanti quali Auditorium, passante a Nord Ovest e altre “cosucce”.

Per quanto sopra ed altro l´amministrazione comunale è riuscito a reperire sempre le ingenti risorse necessarie, il tutto senza mai dare adito a sospetti di inefficienza e corruzione, a differenza di certi allegri governi della Regione Lazio fino al 2005, “lady sanità” e cartolarizzazione amichevoli incluse. I bilanci del Comune sono stati sempre disponibili e controllati, e non hanno mai dato luogo a riserve tecniche formali o sanzioni, a differenza delle gestioni 2001-2005 della destra al governo, rilevata dal governo Prodi in piena infrazione da parte CE.

Le giunte e i sindaci di centro sinistra inoltre

— hanno dato a Roma finalmente un piano regolatore, Roma cresciuta tre volte su sé stessa nel dopoguerra senza tale fondamentale indirizzo urbanistico;

— hanno avviato opere i cui cantieri sono visibili in tutta la città, finanziate almeno a tutto l´esercizio in corso.

Servono, per completare le opere in cantiere e progetto al 2011, compreso l´allargamento della Via Tiburtina, essenziale per la vita e il lavoro di 270.000 persone, altri 5 miliardi di euro


Riecheggiano le parole di Pirandello.

Io sono colei che mi si crede


1 commento su “Il buco di Roma”

Lascia un commento