IdV, Di Pietro: “Vendola, Grillo: noi ci siamo. A Fini dico grazie, ma…”

Antonio Di Pietro apre la sua tenuta di Montenero di Bisaccia (Campobasso, Molise) a iscritti e simpatizzanti dell’Italia dei Valori: “E’ una tradizione, la nostra casa è sempre stata aperta a tutti il primo sabato d’agosto“, ribadisce l’ex magistrato impegnato ad accogliere migliaia di persone (attorno alle due mila unità) provenienti da tutta Italia con specialità eno-gastronomiche adagiate su gazebo appositamente allestiti.

Sente il peso della responsabilità, in un frangente politico tanto delicato quanto in divenire. Spinge per andare subito a votare, Di Pietro, che non dimentica di inoltrare un rigraziamento speciale: “A Gianfranco Fini, perchè grazie alla sua rottura con il PdL, quelli che sarebbero stati ancora a lungo tempi bui si sono trasformati in speranza. Lo ringrazio come cittadino e come uomo di opposizione, anche se l’astensione sulla mozione di sfiducia a Giacomo Caliendo è stata un segno di viltà e opportunismo. Ora, spero che non dimentichi la sua storia riciclandosi nel terzo polo con Casini e i casiniani“.

L’ex magistrato non ha alcuna intenzione di seguire il Pd in strane allenaze “che il nostro popolo non potrebbe capire, anche se potrebbero digerirle per cacciare Berlusconi” e preferisce stimolare chiarezza di intenti anche ai referenti del Partito democratico: “A loro ho detto: non è mai troppo tardi, ma si spiccino a scegliere“. Ribadisce, una volta di più, quello che ha reso pubblico attraverso una lettera inviata a Il Fatto Quotidiano:

Non esiste, e non può esistere la possibilità che si realizzi un’inedita coalizione politica elettorale che veda insieme la destra di Fini e la sinistra del Partito democratico. Non esiste, e non può esistere, che l’attuale classe dirigente del Partito democratico si unisca a noi dell’Italia dei Valori, o alla Sinistra e Libertà di Vendola, per fare squadra insieme. Lo ha ripetuto Letta l’altro ieri e lo ha ribadito D’Alema ieri. I maggiorenti del Pd vedono me e Vendola come fumo negli occhi e, se potessero, ci farebbero fuori prima e peggio di Berlusconi. Il Pd sta lavorando per costruire una nuova coalizione con l’Udc e con la resuscitata ‘balena bianca’, e ha già risposto picche alla mia proposta di costruire con l’IdV la coalizione del centrosinistra“.

In un messaggio univoco – che vede ancora più uniti i referenti dell’IdV – Di Pietro chiama a raccolta, semmai, la società civile e Beppe Grillo, che entrerebbe di diritto nel processo di ricostruzione politica per come la intende Di Pietro: “Oggi va bene anche una nuova manifestazione di piazza, ma per domani dobbiamo unire le forze dei non allineati, quelle della società civile, della Rete, magari anche dei grillini, soprattutto dobbiamo parlare al popolo della sinistra e della destra per far capire che la loro classe dirigente li sta tradendo e li sta usando“.

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