I rifiuti? Ci pensa la Cei



L’agenda politica e quella della Cei, da sempre, da troppo, ormai coincidono drammaticamente. Immigrazione, rifiuti, bullismo, stipendi, pensioni e famiglia. Non ne hanno dimenticato uno, di hot topic.


Un viaggio approfondito nella società italiana: questo è il viaggio che il cardinale Angelo Bagnasco ha pronunciato alla 58esima assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana. Bagnasco si è rivolto nuovamente, direttamente, al Governo dello Stato Italiano. Rispetto alla volta precedente, il colore dell’esecutivo è cambiato. Non importa.


Un appello diretto a non perdere tempo e a risolvere le beghe tutte italiane.

Bagnasco è presidente della Cei da ormai 14 mesi.

Ci sono lungaggini e palleggiamenti che, oltre che irrazionali e autolesionistici, offendono i cittadini che attendono risposte

Dati i protagonisti mutati,

ci si attende un periodo di operosa stabilità, al quale costruttivamente partecipino tutte le forze politiche, nei ruoli loro assegnati

Non essendo eredi del comunismo, la strigliata ci vuole, fino comunque ad un certo punto.


Sia ben chiaro, quando si comincia di parlare di bioetica, la parola d’ordine ritorna prontamente la

cautela

Cautela. Sempre.


Bagnasco non si lascia sfuggire uno solo dei punti caldi dell’agenda politica dello Stato italiano, libero e laico (?) (sic!). Segno della volontà della Chiesa di poter

esprimere liberamente la propria fede, senza che ciò sia scambiato per una minaccia alla laicità dello Stato

Ci devono, però, ancora spiegare la radice di questo interesse disinteressato.


Bisogno di sicurezza. Ad esso, dà dunque voce la Cei.

Esigenza incoercibile di persone e famiglie, a cui sarà bene che i pubblici poteri sappiano, ai vari livelli, dare risposte calibrate ed efficaci

La Chiesa di questi tempi, per fortura rimembra il sì

alle buone politiche volte ad una reale integrazione dei cittadini immigrati

Dopo i recenti fatti del Pigneto, a Roma, parole necessarie.

Un continuo equilibrio tra esigenze e attese, tenendo alto il rispetto dei diritti delle persone, che sono poi doveri di civiltà

Quindi zitto e mosca al Berlusconi IV – ma con tanta, tanta cortesia – che del reato di immigrazione clandestina ha fatto un istantaneo must, un tantinello troppo veloce nei tempi e nelle forme da non essere sospetto.


La Cei ha una risposta concreta anche per il grande cruccio dei nostri tempi. I rifiuti.

problema gravissimo e urgente

E questa, diciamo, non costituisce grossa novità.

All’intervento delle pubbliche autorità deve corrispondere la responsabile collaborazione delle popolazioni

Suggerisce il Super Commissario Bagnasco. Altro che De Gennaro o la Contini. Fisco.


Bagnasco ha le sue risposte anche per il fisco. Potevamo metterlo al posto di Tremonti.


Bagnasco non dimenetica le morti bianche. Come è giusto che sia. Con un forte richiamo al mondo imprenditoriale e alle sue responsabilità in materia di morti sul lavoro, davanti ad uno stillicidio praticamente quotidiano.

Bisogna qui saper passare con prontezza dalle denunce ai fatti concreti, agli investimenti precauzionali, alle verifiche e ai controlli. E’ dagli imprenditori in particolare che si attendono quelle provviste e quelle innovazioni strutturali che sole possono garantire il successo degli altri interventi. La vita è sacra, e distintamente lo è quella impegnata sul lavoro duro e rischioso


Si rischia di promuovere una mentalità eugenetica

tuona poi Bagnasco, tornando a temi ancora più pregnanti. Qui, con il Berlusconi IV, c’è molta sintonia.

La sostanziale prudenza tenuta circa questi temi durante la campagna elettorale, dovrebbe essere un buon indizio sulla prudenza anche successiva


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