Tra governo e opposizione polemiche su politica economica e nomine

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Questa settimana è importante a livello politico per una serie di elementi che riguardano le scelte in tema di economia da parte del governo Renzi. Negli scorsi giorni, il governo ha fatto le sue scelte per quanto riguarda le nomine ai vertici delle aziende partecipate, che sono le più importanti del panorama nazionale, e non sono mancate le polemiche.

Il governo ha nominato quattro donne ai vertici delle più importanti aziende partecipate, e l’opposizione vede in questo più un’operazione di pubblicità che un reale riconoscimento di competenza. Le nomine dei vertici di aziende come Eni, Enel, Finmeccanica e Poste vedono poi le critiche di chi afferma che non è cambiato molto. Ci sono pochi personaggi esterni, anche se quelli nominati sono competenti, e poco ricambio.

Ieri, poi, nella riunione dei capigruppo della Camera, il capogruppo di Forza Italia Renato Brunetta ha insistito per conoscere il contenuto della lettera che il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha inviato alla Commissione europea. Brunetta ha insistito così tanto che il Presidente della Camera Laura Boldrini ha dovuto sospendere la seduta.

Il governo in serata ha inviato la lettera ai presidenti dei capogruppo di Camera e Senato e ai presidenti di Camera e Senato stessi. Gli argomenti della lettera concernono il rinvio del pareggio di bilancio tra deficit e Pil di un anno con riferimento alla clausola di eventi eccezionali, che per il governo sono un ulteriore 13 miliardi di euro per pagare i debiti della pubblica amministrazione. Da Forza Italia ci sono critiche e si afferma che il governo si nasconde dietro il pagamento dei debiti della pubblica amministrazione.