Fascisti su Marte

locandina1.jpg
Non sprecherò una sola parola di questo post per esprimere un qualsivoglia giudizio o semplice opinione sull’orrore del fascismo che – davvero – la storia ha già abbondantemente condannato, e la memoria timbrato indelebilmente come un’infamia. Ciò nonostante – è inutile nascondersi – ancora resistono nella nostra società, seppur in posizione marginale, grumi di nostalgia mischiata al mito dell’uomo forte, in grado di alimentare rigurgiti reazionari preoccupanti.


Proprio il tesoro della memoria ha consentito abbondantemente – a chi lo ha ritenuto necessario – di approfondire e conoscere con chiarezza e senza possibilità di letture alternative, cosa sia successo in Italia negli anni del regime fascista.


Dato per acquisito questo, confesso che non ho saputo resistere. Avevo quasi sperato che la notizia si accartocciasse su se stessa in poche ore. Solo così mi sarebbe passata la voglia di parlarne. Ma le precisazioni di oggi sono state così illuminanti…


I fatti: il Popolo delle Libertà arruola tra i suoi candidati l’editore romano Giuseppe Ciarrapico, con il chiaro intento di sottrarre voti alla Destra di Francesco Storace. Fin qui nulla di strano.


Succede poi che il Ciarrapico in questione si dilunghi, in un’intervista rilasciata ad Antonello Caporale de la Repubblica, sui suoi trascorsi da nostalgico…

Il fascismo mi ha dato sofferenze e gioie. Mai rinnegato, mai confuso, mai intorpidita la mente da pensieri sconclusionati e antistorici

Bam, un destro in pieno volto a chi cerca in mezzo a mille fatiche di tenere il lifting del nuovo partito del centrodestra italiano. E la prevedibile smentita – era stato frainteso – arrivata poche ore più tardi non è riuscita a ricoprire il velo squarciato dalle parole di Ciarrapico. Il quale, in un secondo momento, si è detto addolorato per la perdita della democrazia e a causa delle leggi razziali. Percorso netto, esame superato. Ma nonostante la smentita (!) all’interno del Popolo – che forse tanto popolo non è – c’è chi già da il Lazio per perso a causa della cattiva propaganda cagionata dalla defaiance dell’editore ciociaro.


Particolarmente stizzito Fini, che tanto ha fatto per ripulirsi l’immagine dai tempi – non troppo lontani, 1994 – in cui sosteneva che Mussolini era stato il più grande statista della storia. Ma chiaramente era stato frainteso, e poco dopo cominciò a parlare di male assoluto e di condanna della storia.


Ma restando ad oggi, il modo in cui Berlusconi ha gestito, almeno mediaticamente, il mal di pancia proprio di AN è da teatro off. Dopo aver stracciato il programma e ribadito che chi vota PD normale non è, il Cavaliere mette tutti in riga confessando candidamente che Ciarrapico – testuale – gli serve perchè ha i giornali. Al che uno resta pure confuso perchè non sa se indignarsi o complimentarsi per il coraggio.


E coraggio non ne manca ad uno che in un’intervista allo Spectator del 2003 sosteneva che Mussolini non ha mai ucciso nessuno e si limitava a mandare la gente in vacanza al confino. Che il fascismo è stata una dittatura “benevola”… ma ovviamente era stato frainteso.

5 commenti su “Fascisti su Marte”

  1. Ci vuole cortesemente raccontare perchè il fascismo le fa orrore? a me il nazismo fa molto più orrore di quella specie di dittatura all’italiana che chiamano fascismo, ma il comunismo fa ancora più orrrore del nazismo perchè la storia ci insegna che non è mai esistito dai tempi di GengisKan niente di più atroce, con la differenza dal fascismo, che ancora non solo esiste (vedi Corea del nord, Cuba etc) ma anche in Italia abbiamo in Parlamento partiti e politici che si definiscono tali e pure il Presidente della Republica Italiana (no comment).
    Ci (scrivo a nome di quelli che la pensano come me che sono tanti) piacerebbe proprio capire da uno che non ha dubbi come possa esistere questo fenomeno strano ma vero

  2. Dunque ricapitolando la classifica è:

    1 Comunismo
    2 Nazismo
    3 Fascismo

    Beh, effettivamente i comunisti ne hanno ammazzati molti di più..

    Gentilissimo Alce,
    se dobbiamo fare discorsi da bar – del genere chi è peggio – ho le sensazione che il tuo commento non riceverà alcuna risposta. A me interessa poco che ci sia qualche nostalgico del ventennio, non foss’altro perchè lo ritengo un fenomeno che sta nelle cose. E non mi meraviglia affatto che – come dici tu – non siate pochi. Questo non fa altro che confermare ciò che ho enunciato nel post: ovvero che solo chi ha ritenuto necessario approfondire lo ha fatto. Cosa che EVIDENTEMENTE non è stata tra i tuoi primari interessi. Per coloro i quali sono alla ricerca di un modello da seguire, per sentirsi parte di qualcosa magari con la retorica trita e ritrita dell’essere una minoranza, aggrapparsi alla purezza del fascismo è una delle possibilità. Scrivi da ribelle, ti lamenti dei nostri politici, eppure non ti rendi conto che sei il primo ad essere strumentalizzato, in un gioco dell’odio crescente, fermentato artificialmente sul passato e lo squallido tentativo di una sua revisione. Per cui chi lo desidera, che si professi fascistello, ma non si lamenti se l’accezione con cui s’intende NORMALMENTE il termine fascista continui ad essere dispregiativa. Anche questo sta nelle cose.
    Ci sono aspetti su cui il giudizio non può che essere unanime. Passaggi importanti della nostra storia che escludono da ogni discorso minimamente serio chinon ne fosse a conoscenza. La perdita della libertà. O della vita, ad esempio. Troppo facile indignarsi solo se succede a se stessi o ad un proprio familiare, che ne pensi? Pensi che le scellerate alleanze portate avanti dal tuo Duce abbiano giovato alla nazione? Quanti morti ha cagionato alle famiglie italiane la guerra che abbiamo combattuto? Vogliamo parlare dell’istituzione delle leggi razziali, cosa di per sè disdicevole, eppure ancora più triste se congegnata nella culla della civiltà?
    Allora, la dittatura è dittatura. Non prendiamoci in giro.

  3. Bravo non prendiamoci in giro; la sostanza che nessuno può confutare è che non sono stato mai neanche simpatizzante per il fascio; sono liberale dai tempi di Malagodi; l’errore politico più grosso che ho fatto è stato quello di aver dato il voto a Dini la prima volta che si è presentato e ancora me ne pento; dal tuo scritto ho sperato di aver trovato qualcuno che mi spiegava perchè ce l’ha su con Berlusca (il più vero anti-comunista che ci sia in Parlamento)(uno dei pochi italiani che può vantarsi di non essere mai stato nè lui nè la famiglia di origine, come del resto anch’io, fascista) ma mi hai deluso; come dicono dalle mie parti: – hai pisciato fuori dal boccale. lasciamo fuori dalla porta il livore che è in noi e, se credi, ricominciamo il discorso dall’inizio, non prendiamo per oro colato quello che riportano i giornali, cerchiamo e di apprezzare chi riconosce di avere sbagliato bandiera e di fare discorsi costruttivi, quegli altri non mi interessano.

  4. “uno dei pochi italiani che può vantarsi di non essere mai stato né lui né la famiglia di origine, come del resto anch’io, fascista”. mi perdonerà se ho corretto gli accenti nel citarla. premesso che discorsi del genere (e dire da bar è offensivo per i bar) sono ridicoli, come se potesse influire la posizione politica – anche se in questo caso sarebbe più opportuno parlare di quadro clinico – di un parente; e a parte il fatto di aver capito solo dopo averlo votato che dare la preferenza a Dini era una cazzata, il resto sono deliri. a volte concettualmente incomprensibili, oltreché discutibili dal punto di vista grammaticale.
    per carità, capisco che giusto oggi il “capo” vi ha dato il “kit del candidato” a cui dovete attenervi per tutto il resto della campagna elettorale, comprensivo dell’inno – musicalmente sgradevole peraltro – e delle risposte tipo da dare ai giornalisti, ma che cosa c’entrano con l’argomento del blog tutte le parole che si è preso la briga di digitare sul computer?
    l’affermazione “ma anche in Italia abbiamo in Parlamento partiti e politici che si definiscono tali e pure il Presidente della Republica Italiana (no comment)”, oltre a sembrare scritta da un dodicenne, secondo lei dovrebbe in qualche modo rappresentare il giusto contraltare alla candidatura di ciarrapico. ma, dico, siamo impazziti? dei crimini di cui lei parla il partito comunista italiano non si è mai macchiato, sono avvenuti in altri stati. a dirla tutta, nel frattempo qui da noi si macchiava degli stessi crimini proprio quel mussolini che a ciarrapico (e – questo sì – a tanti altri, ahinoi) piace tanto. d’altronde lei che è liberale e, immagino, liberista sa bene che del fascismo sono stati proprio gli industriali a servirsene. e d’altronde se formazioni neofasciste e fuori legge come forza nuova sono ammesse alla competizione politica è il segno evidente che i costumi del paese stanno decadendo irreparabilmente. il fascismo è merda. stiamo rischiando di dimenticarcelo.
    “cerchiamo di dimenticare il livore”… (qui lei peraltro scivola nel veltronismo, ma è un segno dei tempi, i tempi dell’inciucio). ma basta! ma quale livore? ciarrapico è impresentabile. punto. lei continui pure a bere dal pitale, visto che nel boccale a quanto pare ci piscia.

    SPARTACO

  5. aoh! ma chi te credi d’esse’ per dare tutti sti giudizi a chi nenche conosci, di correggermi l’ortografia e poi non rispettare le maiuscole (ad es.”quel mussolini che a ciarrapico “), nà volta dai del tu e n’altra del lei etc etc.; m’hai fatto perdere tempo 6 da bannare!

Lascia un commento