Cogito ergo sum. Ovvero: Meno male che Silvio c’è ERGO I’m PD



Siamo arrivati al dunque. Quello di domani sarà un sabato quasi tranquillo. La quiete prima della tempesta. E non solo per i so calle operatori dell’informazione, che passeranno i periodici tre giorni più brutti della loro vita. Ma per tutti. Cosa succederà? Di sondaggi ne sono stati sparati fin troppi nell’etere.


Volevamo ricordarli così. Tra un I’m PD a un Meno male che Silvio c’è.

D’altra parte.



Mai come in questa campagna elettorale, forse, si è arrivati a tanto. Non ci sono parole. Ma li hanno pagati? Ditemi, perfavore, che li hanno profumatamente ricoperto d’oro e d’argento. C’è anche il controcanto.


E poi c’erano posti più scenici del Colosseo quadrato… E una giornata di sole si poteva anche attendere. Sia chiaro, non che I’m PD, in quanto a dignità, possa parlare. Però sono più coloriti.

Vota per la stabilità… Noi corriamo da soli, tu vota… Cantiamo tutti insieme AI EM PIDDI’

Ora scendi in campo

Con i tizi in palestra fa raggiungere alla produzione l’apice della poesia.


Se Mastella non c’è, tanto meglio perchè noi vogliamo cambiare con te


Ci promettono che, con il 14, tutto questo finirà? Almeno questo. E a prescindere da come vada.


1 commento su “Cogito ergo sum. Ovvero: Meno male che Silvio c’è ERGO I’m PD”

  1. L’Italia svolta, mancano poche ore. Lo ricorderemo come un giorno storico. Dopo 15 anni di impunità, illegalità, crisi di valori, evasione alle stelle, grande abbuffata dei billionaire e delle mafie, l’Italia cambia. O meglio, torna a riprendersi la sua storia, la sua reputazione internazionale. Mancano poche ore, sarà una soddisfazione immensa, soprattutto perché saranno gli Italiani a scegliere di riprendersi la loro Italia.

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