IOR: chi è il nuovo presidente von Freyberg

Con un po’ di sorpresa, l’Istituto per le Opere Religiose (IOR), ha potuto finalmente annoverare un suo nuovo timoniere. Dopo il periodo di vacanza dall’incarico, infatti, è stato eletto quale nuovo presidente dell’Istituto Ernst von Freyberg, avvocato con una solida e consolidata formazione finanziaria, classe 1958, noto – tra l’altro – per la sua appartenenza all’ordine dei Cavalieri di Malta. Ma chi è Ernst von Freyberg, e come è arrivato a dirigere lo IOR?

Dimissioni Papa, il Vaticano pronto ad accogliere il mondo

Le dimissioni del Papa stanno aprendo scenari religiosi, culturali e politici di sicuro interesse. Al fine di non farsi lasciar scappare l’occasione di essere cronisti della Storia, i media di tutto il mondo si stanno mobilitando per offrire la migliore copertura dell’evento relativo al prossimo conclave (che dovrebbe tenersi intorno alla metà del mese di marzo) e, ancora prima, alle iniziative che collimeranno il 28 febbraio con l’ultimo giorno da papa di Joseph Ratzinger.

Bagnasco: “Questione morale grave, immagine del Paese danneggiata”

Il presidente della Conferenza Episcopale, Card. Angelo Bagnasco, ha aperto i lavori del Consiglio permanente della Cei con un duro monito contro la crisi “morale e culturale che sta attraversando il Paese, causata da un “deterioramento del costume e del linguaggio pubblico” e da “comportamenti licenziosi e relazioni improprie” che “ammorbano l’aria“.
Non vi sono, nella prolusione di Bagnasco, riferimenti espliciti al premier Berlusconi, che non viene mai nominato, ma è chiaro che il pensiero corre subito ai recenti scandali in cui questo è coinvolto. Nella stessa base cattolica, del resto, si auspicava una presa di posizione dei vertici della Cei in merito a tale questione. Già nel suo viaggio a Berlino, pochi giorni fa, papa Benedetto XVI aveva parlato della necessità di un “rinnovamento etico” dell’Italia.
Nel suo discorso, il cardinale ha affermato:

” Si rincorrono con mesta sollecitudine racconti che, se comprovati, a livelli diversi rilevano stili di vita difficilmente compatibili con la dignità delle persone e il decoro delle istituzioni e della vita pubblica. La collettività guarda con sgomento gli attori della scena pubblica e l’immagine del Paese all’esterno ne viene pericolosamente fiaccata“.

Bagnasco a Lampedusa: “Un esempio per tutti”

Foto: AP/LaPresse

Il presidente della CEI, Card. Angelo Bagnasco, si è recato oggi nell’isola di Lampedusa, ma non ha potuto visitare il centro di accoglienza degli immigrati, per la protesta di alcuni di loro, in prevalenza tunisini, destinati quasi sicuramente ad essere rimpatriati. Si sono verificati anche alcuni episodi di autolesionismo: alcuni immigrati si sono infatti feriti con forbici e lamette, e sono stati portati al Poliambulatorio di Lampedusa. Le loro condizioni non sarebbero gravi, anche se uno di loro avrebbe rischiato di tagliarsi la vena femorale. Gli sbarchi, ultimamente, sarebbero diminuiti, ma la situazione nel CIE rimarrebbe tesa, specie per chi sa che dovrà essere rimpatriato.
Il cardinal Bagnasco è apparso dispiaciuto dell’episodio, anche se non ha rilasciato commenti. L’isola, comunque, ha accolto gioiosamente il presidente della Cei, con un gruppo di bambini che lo attendavano già in aereoporto. Bagnasco, nel suo discorso, ha ammonito: “L’Italia e l’Europa non dimentichino Lampedusa”, aggiungendo: “La dobbiamo rincuorare ma anche ringraziare”.
Durante la Messa, il tema dell’immigrazione è stato chiaramente dominante, e il presidente della Cei ha rimarcato come questa emergenza rappresenti “un appuntamento al quale la storia chiama l’Europa”, che dovrebbe “percorrere la strada dell’unità, che è più profonda della via dell’unificazione: quella tocca le giuste procedure, questa plasma l’anima dei popoli”. Quindi, l’Europa, per il cardinale, dovrebbe dare “risposte più ampie” ad un’emergenza “di proporzioni inedite e tempi imprevedibili”.

Beatificazione Wojtyla, Papa Benedetto XVI: “Riscatta i peccati della Chiesa”

Foto: Ap/LaPresse

Nonostante tutta la vergogna per i nostri errori, non dobbiamo dimenticare che anche oggi esistono esempi luminosi di fede; che anche oggi vi sono persone che, mediante la loro fede e il loro amore, danno speranza al mondo”. L’ha detto questa mattina Benedetto XVI nel corso della messa per il giovedì santo celebrata nella basilica del Vaticano. Il Papa ha parlato del suo predecessore:

“Quando il prossimo primo maggio verrà beatificato Papa Giovanni Paolo II, penseremo pieni di gratitudine a lui quale grande testimone di Dio e di Gesù Cristo nel nostro tempo, quale uomo colmato di Spirito Santo.

Beatificazione Papa Wojtyla: “Si stanno ancora raccogliendo le adesioni”

Non ho la più pallida idea di come sarà composta la delegazione italiana”. E’ stata la risposta che il direttore della sala stampa della Santa Sede, padre Federico Lombardi, ha dato ai giornalisti che gli chiedevano la composizione della delegazione italiana alla cerimonia di beatificazione di Papa Wojtyla.

Alla cerimonia, in programma il primo maggio, parteciperà il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e come ha sottolineato Lombardi in questi giorni “si stanno ancora raccogliendo le adesioni”, quindi ancora non si conoscono le presenze ufficiali e se Silvio Berlusconi presenzierà alla beatificazione di Papa Wojtyla.

Fra i capi di Stato che hanno saranno presenti il re Alberto II del Belgio e il presidente polacco Bronislaw Komorowski.

Strage in Egitto, la condanna del Papa. Un imam: no a ingerenze

Ferma condanna di Papa Benedetto XVI, al termine dell’ Angelus domenicale, per la strage avvenuta nella notte di Capodanno ad Alessandria d’ Egitto. davanti ad una chiesa, dopo la messa di mezzanotte. Per il Pontefice, si è trattato di un “vile gesto di morte” che “offende Dio e l’ umanità intera”, e ha parlato di una “strategia di violenze che ha di mira i cristiani”.
Intanto, dopo l’ attentato suicida della notte di Capodanno, che ha provocato 21 morti e quasi 100 feriti, le autorità egiziane hanno disposto un rafforzamento delle misure di sicurezza. Per quel che riguarda le indagini, sono stati interrogati i sette fermati, che risultano coinvolti nell’ attentato, e sono stati effettuati alcuni fermi, mentre una decina di persone che erano state arrestate sono state rimesse in libertà.
I media parlano di centinaia di sospetti arrestati nel sud del paese, mentre le autorità sospettano di Al Qaeda. “Ynet”, il sito internet del quotidiano israeliano “Yedioth Ahnrohnot”, cita in proposito un comunicato del gruppo egiziano “Al Mujhaidin”, legato  ad Al Qaeda.

Iraq, condanna a morte per Tareq Aziz. Proteste da Unione Europea, Quirinale e Vaticano

Foto: AP/LaPresse

L’ Alta Corte penale di Baghdad ha emesso la sentenza di condanna a morte tramite impiccagione per Tareq Aziz, ex vice-primo ministro iracheno, nell’ ambito del processo riguardante la chiusura dei partiti religiosi in Iraq. La Corte ha condannato alla pena capitale, insieme ad Aziz, anche l’ ex ministro dell’ interno, Saadun Shaker, e l’ ex segretario personale di Saddam Hussein, Abel Hamid Hamud.

La sentenza giunge al termine di uno dei sette processi che vedono Aziz imputato: quello riguardante la campagna avviata negli anni Ottanta contro i partiti politici sciiti filo-iraniani e culminata in quegli anni in una serie di arresti e condanne a morte dei leader sciiti. L’ avvocato dell’ ex vice-premier iracheno riferisce che Aziz è “sotto schock per la sentenza subita”, e  ha affermato: “Da un punto di vista strettamente giudiziario, la sentenza è ingiusta ed estremamente esagerata. Non avremmo mai creduto che il nostro assistito potesse essere condannato a morte”.

Già nel marzo del 2009, Tareq Aziz era stato condannato a 15 anni di reclusione, che sta scontando in un carcere di Bagdad, e a gennaio di quest’ anno era stato colto da un infarto.

Pedofilia: vescovo norvegese confessa abuso su minore

VaticanoPrimo caso di pedofilia legato alla Chiesa cattolica in Norvegia. Un vescovo del paese scandinavo, infatti, ha ammesso di aver abusato sessualmente di un ragazzo minorenne. A scriverlo sul suo sito è la tv di stato norvegese, Nrk, la quale sottolinea che tale confessione ha portato lo scorso giugno alle dimissioni del prelato.

Secondo l’emittente l’ormai ex uomo di Chiesa si chiama Georg Mueller che lasciò il suo incarico, comunicando la decisione durante la messa domenicale. “È stato un abuso sessuale il motivo che lo ha spinto alle dimissioni” scrive la Nrk online, che aggiunge: “La Chiesa cattolica ha pagato alla vittima tra 400.000 e 500.000 corone norvegese (tra 50.000 e 65.000 euro) a titolo di risarcimento danni”.

L’abuso è stato perpetrato quando Mueller era un semplice prete ed è prescritto per la legge norvegese. Secondo il quotidiano norvegese Adresseavisen, la vittima era un chierichetto che ha mantenuto il segreto per più di 20 anni. È stato il vescovo di Stoccolma a farsi carico del caso, che è stato inviato al Vaticano, la cui valutazione ha portato alle dimissioni di Mueller, in quel momento vescovo di Trondheim.

Pedofilia, Cei: “Pronti a collaborare”

papa_benedettoDavanti alla pedofilia, i vescovi italiani puntano il dito contro i reati sui bambini e “non si oppongono, ma anzi convergono, con una leale collaborazione con le autorità dello Stato, a cui compete accertare la consistenza dei fatti denunciati”.

Lo si legge nel comunicato finale dei lavori del Consiglio episcopale permanente, diffuso oggi dalla Cei. La riunione si è tenuta la settimana passata a Roma.

New York Times: papa Benedetto XVI occultò caso pedofilia

benedetto_xviSecondo il New York Times on line, nel 1996 Joseph Ratzinger e Tarcisio Bertone, allora entrambi cardinali, nascosero un caso di pedofilia negli Stati Uniti, che riguardava un reverendo Joseph Murphy, accusato di aver abusato di almeno 200 bambini sordi in una scuola del Wisconsin. Il sacerdote americano è deceduto nel 1998 e aveva lavorato nell’istituto dal 1950 al 1977.

Nel 1996 l’attuale papa Benedetto XVI, allora capo della Congregazione per la Dottrina della Fede, non rispose a due missive inviategli dall’arcivescovo di Milwaukee, Rembert Weakland, mentre otto mesi più tardi il suo numero due, il cardinale Tarcisio Bertone, attualmente segretario di stato Vaticano, organizzò un processo canonico segreto con i vescovi del Wisconsin che avrebbe potuto portare all’allontanamento di padre Murphy.

Pedofilia nel coro di Ratisbona diretto dal fratello del Papa

Georg RatzingerPedofilia nel coro di ragazzi di Ratisbona. In una lettera scritta ai genitori e pubblicata sul suo sito internet,  il vescovo della città bavarese ha ammesso che nella famosa scuola di canto ci sono stati abusi sessuali nei confronti di minori, quando alla direzione sedeva il fratello di papa Benedetto XVI, Georg Ratzinger, che per bocca del pontefice ha detto a una radio tedesca di essere all’oscuro di questi avvenimenti. Nella missiva il vescovo dice di:

Essere venuto a conoscenza di un caso di abusi sessuali (…) negli anni ’50. Il direttore del convitto dell’epoca, a quanto ci risulta, è stato condannato. Successivamente è morto.

Ci sono informazioni su presunti abusi commessi tra il 1958 e il 1973. Vogliamo si conduca un’inchiesta trasparente.

Pedofilia, papa Benedetto XVI incontra vescovi Irlanda

benedetto_xviPedofilia nella Chiesa cattolica. Sono iniziati questa mattina, a porte chiuse, i colloqui fra papa Benedetto XVI e i vescovi della Conferenza episcopale d’Irlanda. E’ stato proprio il papa a volere questo incontro, in seguito ai ripetuti abusi su minori commessi da esponenti della Chiesa irlandese nell’arco degli ultimi trent’anni. I casi denunciati sono oltre 300 e sono emersi in due distinti rapporti giudiziari, che hanno spinto papa Ratzinger a convocare in diverse circostanze i presuli irlandesi per gettare luce sulla vicenda.

Ai colloqui, che sono cominciati alle 9:30 e finiranno con molta probabilità domani alle 13, partecipano, oltre ai vescovi irlandesi, i massimi vertici della segreteria di Stato vaticana e numerosi esponenti dei dicasteri competenti della Curia romana. Tra questi, il prefetto della Congregazione dei vescovi, card. Giovanni Battista Re, il prefetto per la Dottrina della Fede, card.William Joseph Levada e mons. Francesco Coccopalmerio, presidente del Pontificio consiglio per i testi legislativi. Solo domani è previsto un comunicato ufficiale sull’incontro fra il Santo padre e gli esponenti della Chiesa irlandese.

Papa Benedetto XVI: diritti infanzia violati anche nella Chiesa

papa_benedettoUn comportamento che la Chiesa non manca e non mancherà di deplorare e condannare”, è il commento di papa Benedetto XVI riguardo la violazione dei diritti dell’infanzia da parte di alcuni membri della Chiesa. Il Santo padre ai partecipanti all’assemblea plenaria del Pontificio consiglio per la famiglia, ha detto: “La tenerezza e l’insegnamento di Gesù hanno sempre costituito un appello pressante a nutrire nei loro confronti profondo rispetto e premura”.