Di Pietro: “Le chiamano riforme, ma sono furbate”

antonio-di-pietro_cIl leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, commenta con i cronisti presenti a Montecitorio l’incontro che ieri si è svolto ad Arcore:

Gli accordi fatti al di fuori del Parlamento sono spartizione del bottino e lottizzazione. Per noi non esistono, le chiamano riforme ma sono furbate. La gente muore di fame a forza di mangiare pane e riforme. Ma riforme di che?

Questi si riuniscono ad Arcore ogni fine settimana semplicemente per decidere chi deve andare a fare il presidente della Repubblica, chi il presidente del Consiglio, chi il governatore di qua o di là. Ma gli italiani senza lavoro e quelli che non arrivano a fine mese, a quali riforme si appellano?

Per questo invogliamo tutti i parlamentari a fare una ferma presa di posizione perchè finalmente in Parlamento si portino riforme che interessino ai cittadini, non soltanto le carriere personali.

Movimento cinque stelle, Di Pietro: “Grillo non va attaccato”

Beppe GrilloAntonio Di Pietro è intervenuto a Repubblica Tv. Il leader dell’Italia dei Valori difende Beppe Grillo per i risultati del suo Movimento 5 stelle alle Regionali:

“Grillo interpreta la protesta, la colpa non è sua, lui non ha tolto voti a nessuno, li ha presi da chi non crede nella politica. Quei voti tu li devi riconquistare, non te la devi prendere con chi certifica la malattia.  I voti di Grillo vanno rispettati, sono voti di chi non voleva Bresso Cota.

Noi l’opposizione l’abbiamo fatta, ora sento il dovere di costruire l’alternativa, altrimenti la proposta rimane ferma a se stessa. Io rispetto l’opposizione, ma mi trovo nella responsabilità di costruire l’alternativa in un sistema bipolare, accettando di dialogare”.

Di Pietro: “Berlusconi vuole deformare le istituzioni”

Di Pietro-BerlusconiÈ un auspicio del presidente della Repubblica, lo rispettiamo e ce ne facciamo carico. Ma conoscendo Silvio Berlusconi voglio prima vedere che c’è scritto nelle riforme…”. L’ha detto Antonio Di Pietro, commentando davanti ai giornalisti presenti nella sede di Italia dei Valori l’appello del capo dello Stato, Giorgio Napolitano, sulla necessità di riforme istituzionali condivise.

L’ex pm ha aggiunto: “Mi associo all’appello di Napolitano ma non sono così allocco che abbocco e mi siedo al tavolo con Berlusconi a occhi chiusi. Noi le istituzioni vogliamo riformarle, non deformarle come intende fare il presidente del Consiglio”.

Di Pietro: “Riforme a Berlusconi? Come affidare il pronto soccorso a Dracula”

antonio-di-pietro_cAll’Aquila per sostenere la candidata alla presidenza della Provincia, Stefania Pezzopane, per le prossime elezioni Regionali, Antonio di Pietro attacca Silvio Berlusconi sulle riforme alle leggi costituzionali. Ecco le parole del leader dell’Italia dei Valori:

Affidare le modifiche della Costituzione a una persona come Berlusconi  che finora ha dimostrato di voler violare il Parlamento facendolo diventare una mera succursale dei suoi voleri con 37 leggi ad personam, imbavagliare l’opposizione, zittire le informazioni libere, mortificare la magistratura e i controlli, significa affidare il pronto soccorso a Dracula.

Rutelli: “Di Pietro polizza assicurazione di Berlusconi”

Francesco RutelliSe Di Pietro va avanti così sarà la polizza d’assicurazione di Berlusconi. Se non avessimo la saggezza del presidente Napolitano saremmo nei guai”. L’ha detto Francesco Rutelli, intervenuto alla trasmissione RaiUno mattina”. L’ex sindaco della Capitale  non sarà domani in piazza del Popolo a Roma per manifestare il proprio dissenso al decreto del governo sulle liste:

Mi sono opposto al decreto, ma perchè continuare questo torneo inconcludente su questa pagina triste? Dobbiamo uscire fuori da questo clima da curva nord contro curva sud che sta esasperando gli italiani. Guardiamo avanti.

La destra ha annunciato una manifestazione di piazza contro i soprusi; ma i soprusi di chi? Gli italiani capiscono le cose.

Regionali, Di Pietro: “No a rinvio”. Berlusconi: “Sono tranquillo”

Di Pietro-BerlusconiNon so cosa chiedono i Radicali. Ma la macchina elettorale è in cammino. Quando scadono i termini elettorali, si lascia ai cittadini la possibilità di fare la loro scelta. Anche perchè un’istituzione in mano a chi non è stato eletto non funziona”. Parola del leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, che ai giornalisti presenti a Montecitorio risponde così alla proposta del segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, di azzerare ogni ricorso: “Rispettiamo le decisioni della magistratura, ma noi vogliamo vincere sul campo”. Dopo essere intervenuto in una conferenza stampa al ministero delle Finanze per dare il via al progetto della Banca del sud, Silvio Berlusconi riguardo il caos dell’iscrizione delle liste regionali del Pdl dice ai giornalisti: “Sono tranquillo, lo ero anche ieri…”.

Regionali, Di Pietro: “Gioco scorretto, cambiate carte in tavola”

di_pietroDivampa la polemica nelle elezioni Regionali. Dopo il caos delle iscrizioni delle liste  nel Lazio e in Lombardia, oggi è tornato a parlare il leader dell’Italia dei Valori. Ecco le parole Antonio Di Pietro:

Il capo dello Stato è l’arbitro al quale ognuno di noi si rivolge, e anche noi dell’Idv: è stato fatto un fallo grave alla democrazia e alla Costituzione l’altro giorno, ci saremmo aspettati un intervento dell’arbitro per sancire il fallo. Siccome oggi non voglio contribuire a spostare l’attenzione sull’arbitro che ha sbagliato  vorrei richiamare l’attenzione sulla necessità di tutti noi di reagire al modo scorretto del giocatore, che avendo il pallino in mano, ha preteso di ricominciare la partita quando ha visto che stava perdendo.

Nessun passo indietro per quanto riguarda le mie valutazioni sul mancato ruolo dell’arbitro. In Italia l’ipocrisia e pavidità sono così elevate che si fa finta di non vedere, pensando di salvaguardare le istituzioni, che devono essere salvaguardate da coloro che le rappresentano, facendo il loro ruolo e non pretendendo che chi invece ha fiducia in loro debba dire bravo quando diventano assenti.

Se no dovremmo rivalutare il Nuovo Testamento, nella parte in cui si considera negativo il giudizio di Ponzio Pilato, e dire che lui svolgeva quel ruolo e non poteva fare diversamente”.

Berlusconi: “Sinistra vuole intercettazioni telefoniche a go go”

intercettazioniIl Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, in un videomessaggio on line ai “Promotori della libertà” attacca la sinistra e il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro:

La sinistra, in spregio al diritto alla privacy che è un diritto fondamentale, vuole le intercettazioni a go go, senza alcun limite, consentendo che siano usate a strascico anche contro chi non è indagato, alla ricerca di qualunque notizia di reato.

La sinistra, che ormai si è ammanettata a Di Pietro, che è il partito dell’odio e dell’invidia sociale vuole fare dell’Italia uno Stato di polizia dominato dall’oppressione tributaria e dall’oppressione giudiziaria.

La nostra missione quindi, ancora una volta, è quella di opporci a questo disegno illiberale per difendere la democrazia e per difendere la libertà nell’interesse di tutti.

Intercettazioni, Italia dei Valori: “Emerge fango”

italia_dei_valoriLo scandalo delle intercettazioni non si placa. Oggi il portavoce dell’Italia dei Valori, Leoluca Orlando, afferma in una nota:

Il fango è quello che emerge dalle intercettazioni e non le intercettazioni stesse. Grazie a questo importante strumento d’indagine, infatti, siamo venuti a conoscenza di una cricca di corrotti e collusi con la criminalità che, a danno dei cittadini, frodavano lo Stato.

Abolire le intercettazioni significa lasciare che il fango sommerga l’Italia. Chi usa l’argomento della privacy per tentare di limitare gravemente questo fondamentale strumento a disposizione dei giudici, non ha la coscienza a posto e vuole solo proteggere se stesso e i suoi amici: quindi intercettazioni, intercettazioni, intercettazioni.In

Corruzione, Di Pietro: “Intervento Governo? Ci credo poco”

mani-puliteMagari fosse… Allora facciamo un decreto, ma ci credo poco”. Così risponde il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, sollecitato sulla volontà del governo di presentare un ddl contro la corruzione. L’ex magistrato è convinto che con un dl già alle prossime Regionali molti politici non si potrebbero candidare: “questo sarebbe fare sul serio”. Qualora così non fosse, sarebbe “solo fumo negli occhi”, sottolinea Di Pietro, il quale aggiunge che la corruzione “è diffusa a tutti i livelli”. “Non vogliamo chiamarla nuova Tangentopoli? Chiamiamola come vi pare, si tratta sempre – ammonisce Di Pietro – di arraffamento di soldi pubblici alle spalle dei cittadini.

Protezione Civile, IdV: “Escludere imprese coinvolte in inchieste”

italia_dei_valoriNon si placa lo scandalo che ha travolto la Protezione Civile. Ogni giorno escono nuovi particolari sulla vicenda, che gettano luce su ciò che è veramente successo alla base della ricostruzione dell’Abruzzo. L’Italia dei Valori, con un ordine del giorno al dl emergenze, a firma Augusto Di Stanislao, chiede di fare chiarezza sulla situazione che sta infangando tutto il paese:

Rendere pubbliche le liste delle imprese appaltate per la ricostruzione in Abruzzo; escludere dalle procedure di assegnazione dei lavori di ricostruzione le imprese su cui gravano sospetti e su cui la magistratura ha indagini in corso; massima trasparenza nella conoscibilità degli atti, cosa in cui, per altro, il governo si era già in precedenza impegnato.

È inaccettabile quanto sta venendo fuori sugli imprenditori senza scrupoli che si sono avventati sull’affare della ricostruzione. Si tratta di un territorio che ha bisogno di rinascere, a 10 mesi dal sisma la situazione è ancora drammatica.

Gli abruzzesi aspettano di tornare alla normalità. Il governo deve loro il massimo rispetto e noi non staremo con le mani in mano, mentre una serie di sciacalli vedono nella disgrazia di queste persone il modo per arricchirsi.

Intercettazioni, Di Pietro: “Berlusconi è la malattia”

antonio-di-pietroLo scontro a distanza fra Silvio Berlusconi e Antonio Di Pietro si arricchisce di una nuova pagina. Il leader dell’Italia dei Valori, a margine di una manifestazione del popolo viola davanti a Montecitorio, commenta così l’intenzione del governo di accorciare i tempi per approvare il provvedimento sulle intercettazioni:

È come se, ogni volta che si scopre un nuovo strumento tecnico diagnostico, il direttore di un ospedale togliesse la possibilità di usarlo, invece di togliere la malattia. Non dico che Berlusconi è uno stupido, ma Berlusconi è la malattia e non vuole farsi da parte.

Mafia, Di Pietro: “Governo piduista, fascista e paramafioso”

di_pietroVogliamo fornire un’alternativa di governo a quello piduista, fascista e, se fosse vero quello che dice Ciancimino oggi, paramafiosa del governo Berlusconi. Non è solo Ciancimino che lo dice ma sono in tanti”. L’ha detto il leader dell’Italia dei Valori, Antonio Di Pietro. L’ex magistrato non usa mezzi termini per commentare la deposizione di Massimo Ciancimino, secondo cui “Forza Italia” sarebbe il frutto di una trattativa fra lo Stato e Cosa Nostra:

E poi la colpa non è di Ciancimino che riferisce dei fatti e consegna documenti, ma molto probabilmente del braccio destro di Berlusconi, che si chiama Dell’Utri ed il quale è stato condannato seppure in primo grado. Gli arresti e i sequestri di beni mica li hanno fatti loro: li hanno fatti le forze di polizia ed i magistrati.

Quegli stessi magistrati che vogliono fermare. È vero o no che questa settimana il governo deve emanare di corsa un decreto legge per evitare che i processi di mafia con le riforme che hanno fatto vengano bloccati? Ringraziasse il governo ed i magistrati ed i poliziotti che riescono lo stesso a fare il loro lavoro.

Di Pietro: “Tangentopoli complotto Usa? Una boiata”

mani-puliteLa tesi secondo la quale sia stata la Cia a ideare Mani Puliteè una boiata mostruosa”. Così Antonio Di Pietro risponde a chi dice che Tangentopoli sia figlia di un complotto ordito dal servizio segreto americano. Il leader dell’Italia dei Valori sul forum de “La Repubblica” ritorna sulle foto che lo ritraggono in una cena con Bruno Contrada e altri funzionari dei servizi segreti e ufficiali dell’Arma. L’ex magistrato si oppone alla teoria del complotto:

La tesi contro di me è che l’inchiesta di Mani Pulite fu un’operazione politica ideata dai servizi segreti americani: individuano un contadinotto che nessuno conosce, lo reclutano in Germania mentre fa il metalmeccanico, lo raccomandano per farlo laureare e diventare magistrato.

Poi lui compra o raggira Borrelli e decine di collegi giudiziari per delegittimare la classe politica che non piaceva agli Stati Uniti, soprattutto Craxi per il caso Sigonella. Una boiata mostruosa. Se riescono a dimostrare che Mani Pulite fu un’operazione politica e a legittimare una commissione parlamentare di inchiesta che assolva quei politici screditati, creano la condizione per fare quello che durante il voto in aula sul legittimo impedimento ha detto il piduista Cicchitto: ripristinare l’immunità parlamentare.

Alla cena, organizzata non da un criminale ma dal comandante dei Carabinieri di allora, ero stato invitato perchè ero a Roma a fare attività istruttoria e la facevo con quelle persone. E poi lo hanno detto Borrelli e Ingroia: non potevo sapere che stavano indagando su Contrada.