Governo PD – M5S: lo vuole un italiano su due

Secondo quanto rivela un sondaggio condotto da Ipr Marketing, solamente il 28 per cento degli italiani gradirebbe un ritorno alle urne. Il 52 per cento degli italiani vorrebbe invece un governo guidato dal leader del Pd, Bersani, con il sostegno dei grillini. Al secondo posto delle preferenze degli elettori italiani la possibilità di un governo guidato da Napolitano, incaricato da colui che prenderà il suo posto al Quirinale. Rimane comunque molto bassa la fiducia sul nuovo Parlamento.

Programmi elettorali febbraio 2013 Ambiente e Energia

Qualche giorno fa abbiamo cercato di delineare, pur brevemente, le principali differenze tra i programmi elettorali 2013 in materia di tasse. Cerchiamo allora di comprendere quali sono i diversi orientamenti generali da parte dei principali schieramenti politici, iniziando dal centro sinistra, che propone di mantenere un’azione di contrasto contro i reati ambientali, cercando di dare spinta a una politica industriale ecologica. Un atteggiamento simile alla Rivoluzione civile di Ingroia, che punta a creare posti di lavoro mediante il risparmio energetico e lo sviluppo delle rinnovabili.

Bossi traccia rotta del Nord

Umberto Bossi ha recentemente concesso un’intervista al quotidiano La Repubblica, tracciando il futuro della Lega Nord, e del Nord Italia. Il senatur non ha mancato di generare clamore con le sue dichiarazioni, definendo “pitturati”, i “sondaggi di Silvio“, poichè “mica basta Balotelli. Napolitano ha nominato Monti con un colpo di mano, è lui la causa di tutto il casino dell’Italia”. Vediamo quali sono le principali ulteriori considerazioni di Bossi, intervistato da Paolo Berizzi.

Programmi elettorali 2013 – Tasse

Cominciamo oggi, con l’avvicinarsi della tornata elettorale, un breve viaggio sul confronti dei principali programmi elettorali 2013 da parte degli schieramenti in campo. È la volta di comprendere quali misure specifiche potrebbero essere in corso di applicazione con la nuova legislatura, e in che modo le attuali coalizioni ritengono di poter contrastare efficacemente l’evasione fiscale. Nelle prossime giornate, altri approfondimenti di confronto tra i vari programmi.

Rehn contro Berlusconi

Il commissario agli affari economici Olli Rehn, mai eccessivamente tenero nei confronti delle istituzioni nazionali, è tornato a parlare dell’Italia sottolineando come la gravità della situazione economica nazionale del 2011 sia responsabilità politica del precedente esecutivo. Una presa di posizione particolarmente dura, che ha indotto il commissario all’Industria Antonio Tajani a prendere le distanze dal finlandese, e l’ex ministro Brunetta a richiedere una commissione di inchiesta e le dimissioni del commissario.

Accordo tra grandi partiti in caso di pareggio a elezioni?

Nell’ipotesi di pareggio sostanziale al Senato (dando per scontato che la Camera si orienti verso il centro sinistra), potrebbero trovare luogo delle soluzioni tra le forze politiche più importanti. A suggerire tale soluzione è stato, negli ultimi giorni, lo stesso Silvio Berlusconi, che in un’intervista rilasciata alla Rai ha in tal modo lanciato un’offerta sostanziosa allo schieramento avverso. Ma vediamo nel dettaglio quali sono state le considerazioni formulate da Berlusconi, e cosa potrebbe realmente accadere in tale scenario.

Lista Monti: gradita novità o profonda delusione?

In questa delicata fase della campagna elettorale per le politiche 2013, l’ago della bilancia interpretativa sulla recente Lista Monti non ha ancora avuto modo di pendere con decisione: la coalizione guidata dal premier uscente costituisce una gradita novità nel panorama italiano, o è una profonda delusione, considerata la salita in campo di un player che – fino a qualche settimana fa – era considerato ben sopra delle parti?

Dimissioni Monti dopo legge stabilità

Il premier Mario Monti ha annunciato l’intenzione di rassegnare le proprie dimissioni. In maniera irrevocabile, a quanto pari, e con non pochi strascichi polemici. La notizia, ben nota, è arrivata formalmente al termine di due ore di colloquio con il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, andando ad accelerare il timing delle elezioni a febbraio (prima delle annunciate dimissioni, invece, si negoziava la tornata elettorale delle politiche intorno alla prima decade di marzo).

Viaggi pagati per Formigoni. Scandalo in Lombardia

Secondo quanto riportato dal Corriere della Sera, un nuovo scandalo si starebbe abbattendo sui piani più alti della Regione Lombardia. Secondo quanto riportato dal quotidiano “Pierangelo Daccò pagò alcuni viaggi al governatore della Regione Lombardia, Roberto Formigoni, a suo fratello Carlo, ad Anna Martinelli e ad Alberto Perego, stretto collaboratore del presidente”. Ha dichiarare questo è stato Giancarlo Grenci il fiduciario svizzero di Daccò.

La questione al momento non ha nessuna rilevanza giudiziaria. Formigoni, infatti, non ha mai negato di aver avuto dei rapporti d’amicizia con Daccò. Formigoni ha anche confermato di aver passato alcuni giorni di vacanza con Daccò, il particolare che getta un po’ di sconcerto sui piani alti del Pirellone, è che questi viaggi di vacanza, sono stati pagati con una carta di credito intestata proprio a Daccò.

Caos al Comune di Bari, arrestati due imprenditori

Daniele e Gerardo Degennaro, avevano amicizie molto in alto nel comune di Bari. Ed è proprio da loro che è iniziata l’indagine che ha visto oggi lo sfociarsi di un arresto per i due imprenditori di Bari. Proprio questi due imprenditori nel natale del 2007, inviarono ricchi regali per il sindaco di Bari Michele Emiliano, il quale si vide recapitare “champagne, vino, formaggi” e tanti altri prodotti tipici locali. Emiliano, però, risponde a tale accusa dichiarando di non sapere da dove provenissero tali regali.

Nell’ordinanza del Gip si legge che i fratelli Degennaro, avevano una “forte influenza politica” all’interno “delle formazioni politiche di maggioranza nel governo regionale e comunale” e “potevano contare sull’amicizia di diversi consiglieri e assessori della giunta (comunale, ndr) con i quali intrattenevano numerosissime conversazioni telefoniche e riunioni con cadenza settimanale in cui discutere la linea politica del gruppo della Margherita”.

Monti prima a Bruxelles e poi a Roma con Angela Merkel

Prima appuntamento a Bruxelles e poi incontro con Angela Merkel a Roma. Questo il programma di oggi per Mario Monti, impegnato a livello europeo per parlare della tobin tax e del fondo salva stati Esm. All’ordine del giorno per Mario Monti a Bruxelles c’è anche la Crescita europea, uno degli argomenti sempre all’ordine del giorno in casi di incontri come quello di oggi.

La richiesta di parlare nuovamente della Tobi tax arriva da una lettera inviata lo scorso 7 febbraio e firmata in prima persona da Wolfgang Schaeuble ministro delle finanze danese. La lettera sollecitava nuovamente la discussione dietro ad una norma finanziaria che vede la firma e l’approvazione anche dell’Italia. La Germania lavora all’inserimento di tale tassa dall’Europa a 27.

Morto Oscar Luigi Scalfaro, oggi i funerali

Si è spento all’età di 93 nella notte di Sabato 28 Gennaio 2012, il Presidente Emerito della Repubblica, Oscar Luigi Scalfaro. Senatore a Vita dopo essere stato il nono Capo dello Stato dal 1992 fino al 1999 in uno dei periodo più difficili per la storia italiana. Quelli, erano gli anni delle stragi di Mafia, di Tangentopoli ed anche della morte di Paolo Borsellino e Giovanni Falcone. Oscar Luigi Scalfaro è stato da tutti definito come il “traghettatore” verso la seconda repubblica, quella che vede l’inizio nel 1994 quando Silvio Berlusconi con la Lega e Bossi.

Scalfaro era stato uno dei Magistrati più controversi della storia, fu l’ultimo giovanissimo pubblico ministero italiano a comminare la pena di morte. Oscar Luigi Scalfaro viene ricordato anche per il suo discorso a reti unificate quando era il presidente della Repubblica. Scalfaro decise di intervenire in prima persona in quello che viene ricordato come lo “scandalo sisde” quando si vociferava che alcuni fondi del Sisde fossero stati utilizzati per scopi non del tutto istituzionali. “Io non ci sto…a questo gioco al massacro…”, è stata questa la frase cruciale del suo intervento televisivo.

Monti incontra i partiti. Previsto trattato Ue e Crescita

Quella di oggi è prevista come una delle giornate più ricche di impegni per il premier Mario Monti. E’ previsto per l’ora di pranzo, un incontro con i principali tre segretari dei partiti di maggioranza PDL, Pd e Terzo Polo. In agenda Mario Monti ha inserito un Trattato Ue e la linea che l’Italia dovrà tenere in Europa come un trattato Ecofin e il Consiglio Europeo di gennaio. All’incontro di oggi, prenderanno parte Angelino Alfano, Pierluigi Bersani e Pierferdinando Casini.

Il Premier, si appresta a varare quello che potrebbe essere il nuovo metodo di lavoro con le forze di maggioranza che lo sostengono. Quello che è previsto per oggi, è uno dei tavoli a quattro più interessanti dell’ultimo periodo. Da questo tavolo potrebbe uscire anche un idea condivisa da tutti su come l’Italia si debba porre nei confronti dell’Europa. L’idea di Monti, è quella di creare una linea unitaria per l’Italia, una linea che dovrà essere certificata al più presto in Parlamento.

New Hampshire, Mitt Romney vince ancora

Questa sera abbiamo fatto la storia” così Mitt Romney inizia la sua conferenza al termine dei risultati delle votazioni in New Hampshire. Mitt ha vinto anche in questa seconda prova di votazioni e la sua candidatura come sfidante repubblicano di Barack Obama è sempre più vicina. Romney è stato introdotto dalla moglie sul palco come il “prossimo presidente degli Stati Uniti”, insomma, un inizio sicuramente scoppiettante. Romney ha vinto con il 36% dei voti, contro Ron Paul fermo al 25%.

Romney è sicuro della sua vittoria e soprattutto di cosa potrà fare con la campagna elettorale che in questi giorni lo sta accompagnando per tutti gli Stati Uniti: “Quattro anni fa prometteva il cambiamento, oggi la sua politica è un fallimento, il reddito medio degli americani è sceso del 10%. Questo è un presidente che si sveglia ogni mattina e pensa: potrebbe andare peggio. Il suo non è un atteggiamento americano. Ciò che ci definisce come americani è che le cose devono andare meglio, e andranno meglio”.