Bombe alle ambasciate svizzera e cilena a Roma. Maroni: pista anarchica.

Allarme generale nelle sedi diplomatiche per due pacchi bomba esplosi uno all’ ambasciata svizzera e l’ altro all’ ambasciata cilena a Roma. Il primo pacco, nella sede diplomatica elvetica, ha ferito alle mani un addetto al ricevimento corrispondenza di 53 anni, che è stato poi ricoverato e operato, e non dovrebbe essere più a rischio amputazione. Il secondo pacco, esploso nell’ ambasciata cilena, ha colpito un funzionario amministrativo di 46 anni, poi ricoverato con ferite alle mani e bruciature al volto.
All’ ambasciata ucraina è stato invece segnalato un oggetto sospetto, ma i carabinieri, allertati da un vigilante, hanno constatato che non era un pacco esplosivo. Allarmi simili, rimasti fortunamente infondati,  anche alle sedi diplomatiche della Slovenia e dell’ Estonia.

Il ministro degli Esteri Frattini ha allertato anche le ambasciate italiane all’ estero, mentre in tutte le sedi diplomatiche a Roma sono stati fatti accertamenti.
Anche l‘ ambasciata UE a Berna è stata parzialmente evacuata nel pomeriggio dopo l’ arrivo di un plico sospetto senza mittente, indirizzato all’ ambasciatore UE, Michael Reitener.

La Procura di Roma ha aperto un fascicolo, e il capo del pool antiterrorismo, il procuratore Pietro Saviotti, procede per attentato con finalità di terrorismo. Si seguirebbe però principalmente la matrice anarchica, come ha detto il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, ricordando gli episodi simili verificatisi a novembre presso alcune ambasciate in Grecia. Maroni ha affermato: “La Grecia, La Spagna, L’ Italia vedono la presenza di gruppi anarco-insurrezionalisti strettamente collegati tra di loro: il fatto che questi pacchi bomba siano arrivati alle due ambasciate ci induce a pensare che questa sia la pista”.
Anche il sottosegretario Mantovano ha confermato che l’ ipotesi più plausibile è quella anarco-insurrezionalista, poichè, ha spiegato, “i due plichi che sono esplosi appaiono simili, entrambi spediti dall’ Italia e la modalità del pacco bomba è la modalità eversiva propria dell’ area dell’ anarco-insurrezionalismo”.

Gli investigatori stanno in particolare considerando la presenza, in un alcune carceri svizzere. di anarchici italiani, come Costantino Ragusa, Silvia Guerini e Luca Bernasconi, svizzero ticinese residente in Italia, arrestati il 15 aprile con l’ accusa di reparare un attacco contro una sede svizzera dell’ IBM, che farebbero parte di un gruppo di eco-terroristi denominato “il silvestre”. Nelle carceri svizzere è detenuto anche Marco Camenish, anarco-insurrezionalista svizzero arrestato in Italia nel ’91.
L’ ambasciatore svizzero Bernardino Reguzzoni ha comunque ricordato che, già a inizio ottobre, era stato rinvenuto un  ordigno rudimentale, rimasto inesploso, nei pressi delle mura dell’ ambasciata, e che si era verificato un episodio simile davanti all’ ambasciata svizzera in Grecia. “Si era parlato di un gruppo anarco-ecologista” ha aggiunto l’ ambasciatore.
Il sindaco di Roma Alemanno ha parlato più genericamente di “pista internazionale”, mentre il ministro Franco Frattini ha espresso “ferma condanna” per “un deplorevole atto di violenza”.

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