Attentato in Israele: razzi su due bus. Raid di rappresaglia su Gaza

Torna, purtroppo, a insaguinarsi la Terrasanta. C’è stato infatti un nuovo attentato in Israele, vicino alla città turistica di Eliat, dove questa mattina i terroristi hanno attaccato due autobus di linea, oltre ad unità militari e auto private.
I primi scontri si sono verificati in tarda mattinata sulla statale 12, alla frontiera tra Israele ed Egitto, dove un commando armato ha sparato con dei kalashnikov da una vettura contro un autobus che aveva a bordo decine di passeggeri, tra i quali alcuni militari in libera uscita. Venti persone sono rimaste ferite, e di queste una è deceduta più tardi in ospedale.
Non molto dopo, un secondo attacco contro un veicolo privato, in prossimità di Beer-Ora, fa altre sei vittime, un’intera comitiva familiare di gitanti. Intanto, un’unità militare che stava andando in soccorso del primo autobus cadeva in una trappola minata preparata dagli assalitori, riportando anch’essa diverse vittime. Infine, un terzo gruppo di terroristi, ad alcuni chilometri di distanza, ha lanciato alcuni razzi anticarro contro altre due vetture, provocando altri sette feriti.
Le forze di sicurezza israeliane, dopo aver setacciato la zona con battute a vasto raggio ed elicotteri, hanno ingaggiato un conflitto a fuoco con la cellula di terroristi più numerosa, uccidendo sette di loro.

Il premier israeliano Benjamin Netanyahu, intervendo in conferenza stampa, ha affermato: “Se le organizzazioni terroristiche pensano di poter danneggiare i cittadini senza una risposta, Israele allora farà pagare loro un duro prezzo“.
Per il ministro della Difesa israeliano Barak, “gli attentati hanno avuto origine a Gaza”, e perciò ha promesso che verrà usato ogni mezzo contro i terroristi. Già nel pomeriggio, infatti, l’aviazione israeliana ha effettuato alcuni raid sulla striscia di Gaza. Alcuni testimoni locali hanno parlato di vittime, mentre per i servizi medici di Gaza ci sarebbero almeno 5-7 morti e diversi feriti.
Tra le vittime, ci sarebbe anche Kamal al-Nairab, comandante di un gruppo legato ai Comitati di Resistenza popolare, che non sono dipendenti da Hamas. E proprio un alto dirigente di Hamas, Ahmed Yussef, ha detto: “Non credo che Hamas sia coinvolto negli attacchi di oggi contro Israele, ma ha poi aggiunto: “Ad ogni modo noi li approviamo, perchè sono stati rivolti contro soldati e sono sopraggiunti in un momento in cui Israele attacca Gaza quasi ogni giorno“.
Condanne unanimi agli attentati sono giunte invece dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-Moon, dal presidente americano Barack Obama e dall‘Unione Europea.

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