Alfano: “Niente Berlusconi bis”. I finiani uniti sulla sfiducia

Foto: AP/LaPresse

Il ministro della Giustizia Alfano, parlando con i giornalisti, ha oggi bocciato l’ ipotesi, avanzata ieri dal finiano Italo Bocchino, di un reincarico lampo a Berlusconi se questi si fosse dimesso prima del 14. Per il Guardasigilli, “L’ ipotesi di  dimissioni di Berlusconi non è tra quelle contemplate nè immaginate  e conseguentemente l’ ipotesi di un Berlusconi bis non esiste”. Della stessa opinione anche il ministro dell’ Interno, Roberto Maroni, per il quale “gli incarichi li dà il presidente della Repubblica, non un parlamentare”.
La sicurezza ostentata dal PDL è data, probabilmente, anche dal calcolo dei parlamentari disposti a votare la sfiducia al governo, che, quindi, non sarebbero sufficienti a far passare la mozione dell’ opposizione. Per il ministro La Russa, “che Berlusconi avrà la fiducia è sicuro”.

Ma oggi si è tenuta anche una riunione dei vertici e dei coordinatori di Futuro e Libertà, convocati da Fini per fare il punto in vista del 14 dicembre. Al termine dell’ incontro, il partito ha diramato una nota nella quale si dichiarava che  “se Berlusconi non prenderà atto della  necessità di aprire, attraverso le sue dimissioni, una nuova fase politica, FLI voterà la sfiducia“. Sarebbe stato lo stesso Fini a stroncare ogni possibile apertura verso il PDL, dopo le parole  di ieri di Bocchino, che oggi ha dichiarato:” al momento non mi sembra ci sia una trattativa in stato avanzato, nelle prossime ore, comunque, potremo dire di più”.
Per il presidente della Camera, trattare con Berlusconi sarebbe  “tempo perso”, perchè il premier si sarebbe mostrato, al solito, “inaffidabile”.

Intanto, oggi, dovrebbero annunciare la formazione di un nuovo schieramento politico Domenico Scilipoti, Massimo Calearo e Bruno Cesario, i tre parlamentari al centro delle accuse di “compravendita” dei voti. La nuova formazione si dovrebbe chiamare “movimento di responsabilità nazionale”, e i tre, che al momento sono su posizioni diverse quanto al voto del 14, dovrebbero poi giungere ad una posizione unica.
Anche Antonio Razzi, dell’ IDV, passerebbe a “Noi Sud”, gruppo che fa parte della maggioranza. E duro, in merito, è stato il commento del leader dell’ Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, per il quale  ” Qualsiasi parlamentare di  qualsiasi partito tradisca i propri elettori e si venda per trenta denari merita, metaforicamente parlando, l’ albero di Giuda”.
Sull’ argomento, si è detto preoccupato anche il segretario del PD Bersani, che oggi si domandava: “Se ci si rivolge a parlamentari facendo opera di convinzione non solo sotto il profilo politico e culturale, ma anche sotto quello materiale, siamo di fronte a uno scandalo o a un reato di corruzione?” e parlava di “voci che mi preoccupano per la salute della democrazia“, aggiungendo: “vorrei che ci si occupasse di questa cosa”.

4 commenti su “Alfano: “Niente Berlusconi bis”. I finiani uniti sulla sfiducia”

  1. forza fini e bocchino che anche questa volta l’avete preso nel deretano, perchè non rifondate il partito fascista che vi si addice pienamente? volendo potete aggregare anche gli altri gambaletti che vi hanno spalleggiato in una lotta personale e non per l’italia. come volete far credere agli italiani .

  2. @ sergio:
    temo che alex segua solo ed asclusivamente trasmissioni guidate da faziosita
    politiche di un certo tipo e non si sia mai guardato intorno cioè a 360 gradi.
    ci sono ancora (purtroppo per loro) paesi dove vige un regime che si sposa con
    le sue idèe provi ad andarci a vivere per qualche anno solo cosi capirà il vero….
    significato della parola LIBERTA’

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