Afghanistan, attentato taliban: morti quattro alpini

Afghanistan, altra strage di soldati italiani: una pattiglia di alpini è caduta vittima di una imboscata al ritorno da una missione (in Italia erano le 7.15, due ore e mezza in meno rispetto a Farah) lungo la valle del Gulistan. Si è trattato di un attacco preparato nei dettagli. colpi di arma da fuoco e esplosioni di ordigni.

Quattro morti tra le truppe tricolori, un ferito. I nomi delle prime tre vittome sono stati resi noti dal ministro della Difesa, Ignazio La Russa. Due militari effettivi presso il VII Reggimento Alpini di Belluno: si tratta del caporal maggiore Gianmarco Manca, nato il 24 settembre 1978 ad Alghero e del caporale maggiore Marco Pedone, nato il 14 aprile 1987 in provincia di Lecce.

Il terzo è Sebastiano Ville, alpino di Francofonte (Siracusa). Non rischia invece la vita il militare ferito: stando a fonti dirette, avrebbe risposto in maniera positiva agli stimoli. Il numero di militari italiani in Afghanistan per portare a compimento la missione della Nato Isaf (oggi sono 3 mila 500) verrà incrementato fino a 4 mila unità. Nel 2011, stando agli annunci ufficiali, dovrebbe iniziare la fase di rientro.

La prima ricostruzione dei fatti porta a dire che il blindato ‘lince’ su cui gli alpini viaggiavano non ha resistito alla carica dell’ordigno esplosivo piazzato dai talebani, nonostante – come affermato dal generale Massimo Fogari – i “numerosissimi gli attacchi subiti dai mezzi lince e di norma il personale si è sempre salvato, invece questa volta abbiamo subito perdite“. Il cordoglio delle Istituzioni e della politica è stato immediato.

Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, ha espresso attraverso una nota la propria partecipazione: “Appresa con profonda commozione la notizia del gravissimo attentato in cui hanno perso la vita quattro militari italiani impegnati nella missione internazionale per la pace e la stabilità in Afghanistan esprimo i suoi sentimenti di solidale partecipazione al dolore dei famigliari dei caduti“.

La nota del Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi: “Ho appreso con dolore la notizia del tragico agguato ai nostri ragazzi impegnati a riportare la pace in Afghanistan. Siamo vicini alle loro famiglie come lo sono, ne sono sicuro, tutti gli italiani. Attendo con trepidazione notizie sull’altro nostro militare ferito. Siamo grati a tutti i soldati italiani che, nelle diverse missioni in tante parti del mondo, consentono al nostro paese di mantenere i suoi impegni internazionali a favore della pace e contro ogni forma di terrorismo“.

Le parole del Presidente del Senato, Renato Schifani: “L’Italia onora il sacrificio di questi nostri soldati coraggiosi, l’ennesimo pesante tributo di sangue che il nostro Paese paga in quelle terre lontane in una missione che difende la democrazia e la pace nel mondo“.

Il Presidente della Camera, Gianfranco Fini:Credo che la risposta migliore consista nel ribadire l’impegno ad agire nella comunità internazionale perché il sacrificio dei nostri soldati non sia vano e il martoriato popolo afghano possa avere un giorno una prospettiva di pace e serenità. È un nuovo grave lutto che colpisce innanzitutto le famiglie di quei soldati, le nostre Forze Armate, in particolar modo il corpo degli Alpini, qui più cari che altrove, e tutti gli italiani. A fronte di tragedie che purtroppo si ripetono nella coscienza di ognuno dev’essere presente la domanda di cosa fare per onorare la memoria dei caduti e la risposta migliore consiste nel ribadire l’impegno di agire nella comunità internazionale“.

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