46 leggi sulle unioni civili, nemmeno una approvata

Perché la legge sulle unioni civili è ancora una chimera? Perché chi deve approvarla fa come al solito un po’ di confusione tra il riconoscimento delle coppie di fatto cui sono stati dati tantissimi nomi e i diritti che spettano loro tra cui anche l’adozione e la pensione di reversibilità. 

Riconoscere una coppia di fatto e trascriverne l’unione nel registro delle unioni civili vorrebbe dire assicurare al partner di una vita la pensione di reversibilità in caso di decesso del coniuge. Ma non solo, garantirebbe l’assistenza in ospedale senza trafile inutili e riconoscimenti impossibili. Renderebbe attuati dei diritti inalienabili tra cui anche quello all’amore.

Il problema sorge nel momento in cui l’unione civile non è più soltanto per le coppie eterosessuali ma anche per le coppie omosessuali perché a quel punto sembra che l’orientamento sessuale faccia affievolire l’importanza di un diritto. Tutte le coppie sono uguali di fronte alla legge ma quelle gay sono un po’ meno uguali delle altre. Un dilemma orwelliano che apre le porte anche al dibattito sulle adozioni.

Una coppia di fatto può adottare figli? E una coppia di fatto omosessuale può farlo? Per il benessere del minore il prerequisito della coppia dovrebbe essere nella stabilità, emotiva ed economica, in modo che il sostentamento del bambino sia garantito lungo il suo percorso di crescita. Peccato che quando entra in pista l’amore gay allora non è più sufficiente la stabilità ma c’è bisogno della normalità. Un altro elemento discriminante.

Tutti questi inghippi, che chiameremo per convenzione emendamenti al concetto principale, hanno fatto sì che nella legge n. 46 sulle unioni civili, che slitterà al 2016 (parola della Boschi), che è stata dibattuta in aula ma si è tradotta in un niente di fatto, non fosse mai presente la parola matrimonio e non fosse mai presa in considerazione l’adozione se non nelle sembianze della stepchild adoption. Questa prassi consente al partner della coppia di essere riconosciuto come genitore sociale e adottare i figli del partner non esterni alla coppia. L’adozione esterna alla coppia non è presa in esame.

E intanto tutto resta così com’è.